ANNO PASSATO - ANNO NUOVO

1° gennaio 1918

 

XIII. 33

Vedi Conf. p. Bruno p. 191, e Quad. I p. 4 e III p. 21.

I.4

Un anno sta per finire, ed un altro per incominciare. Quali sentimenti dobbiamo avere? Sul finire: di ringraziamento e di pentimento: di ringr. pei benefici ricevuti lungo quest'anno e tutta la vita ... ; grazie nell'ordine naturale e soprann. e creaz., conserv., Redenz., applicata coi sacramenti e tante altre, spec. la vocazione all'Apost. Te Deum...

Come vi abbiamo corrisposto? Come i Santi... oppure ... ; pentimento. Sul cominciare: domandare al Signore di... generoso proponi mento... Se alla fine dell'anno nuovo sia che siamo qui, sia in Africa, potessimo dire...

111.21

Siamo alla fine dell'anno, e, come in ogni amministrazione, dobbiamo fare il nostro bilancio: consuntivo e preventivo. Il primo consiste... il secondo... - Oggi facciamo il primo, domani il secondo. Nel primo poniamo in attivo tutte le grazie ricevute nell'anno dal Signore: la vocazione all'apostolato o la continuazione, forse la professione, ad altri i S. Ordini ... ; tutti poi tante prediche, letture, avvertimenti; e poi i Sacramenti, le preghiere e tanti sguardi da Gesù Sacramentato. E gli studi?... Tutto questo da parte di Dio; e da parte nostra: un po' di buona volontà a corrispondere alla chiamata. qualche profitto nella lotta contro i nostri difetti, spec. la passione dominante, qualche mortificazione interna ed esterna rappresentate nei grani della coroncina... - Il passivo contiene nulla di Dio, il quale potrebbe dire all'Istituto: quid ultro debui facere et non feci vineae meae? - Ma quanto da parte nostra?: quella volontà che tante volte venne meno; spero non vi siano stati peccati gravi, ma se vi fossero stati in questa santa casa! Ma quanti peccati veniali, che sempre portiamo le stesse miserie al Sac. nella confessione. E poi per religiosi ciò non basta, essendovi l'obbligo di tendere costantemente alla perfezione; quale profitto facemmo; quale corrispondenza a tante grazie di Dio; quale imperfezione nei nostri fini spec. negli studi, ecc. Ecco il nostro bilancio consuntivo ... ; quanti debiti sorpassano l'attivo e bisogna saldare! Due atti: dolore e ringraziamento. Domani farete il preventivo bilancio. Ponete pure per bontà di Dio saldata ogni partita passata secundum magnam mis. Ponete pure nell'attivo dell'anno le grazie singolari e comuni di cui vi dissi or ora. - Ma voi che vi mettete? Una volontà ferma e costante di ... ; volontà che rinnoverete ogni mattina dopo la S. Com. e più volte al giorno... Rinnoverete soprattutto nei ritiri mensili in occasione di feste...

Nel passivo ponete unicamente le inevitabili negligenze umane, che sieno sempre minori e ognora meno avvertite e volontarie...

Pregate il Signore a benedire il vostro proposito di farvi santi missionari, e di passare tutto l'anno in modo che alla fine possiate esserne contenti. Sapendo che da noi siamo buoni a nulla di bene preghiamo il S. Sp. - Veni S. Sp.

 

 

QUATTRO SORELLE

Avete incominciato bene l'anno... dormendo?... Eppure, siamo nel 1918... Vedete come passano gli anni! Va bene che quest'oggi facciate il ritiro mensile, così potete pensare all'anno passato e all'anno nuovo. Bisogna che negli anni passati consideriate i benefizi di Dio. Quanti sono! Enumera stellas si potes [conta le stelle se puoi]!... Grazie nell'ordine naturale: la nascita. Il Signore ci ha creati a preferenza di tante creature che poteva creare; ci ha creati per amore, voleva bene a me. In charitate perpetua dilexi te, ideo attraxi te [di eterno amore ti ho amata, e perciò ti ho attirata a me].

Quante creature avrebbero servito meglio di noi N. Signore! Come Samuele rifiutò tutti i figli di Isai e scelse Davide per eleggerlo re, così nell'eternità quante creature passarono davanti alla mente di N. Signore, al nostro modo di vedere, e gli dissero: Crea me, crea me…. No no, hunc elegit Dominus [il Signore ha scelto questo]. Egli ha voluto me... Questo pensiero faceva esultare i Santi e faceva loro venire tanta riconoscenza verso N. Signore. La prima grazia è la creazione... e dopo? La continuazione: potevamo morire non battezzati, o appena battezzati, oppure giovani. Che bella grazia arrivare in Paradiso carichi di meriti... le opere ci correranno dietro... ci saranno i cammelli a portarle... (sorride).

 

Alcuni di noi saranno passati in mezzo a tante peripezie, magari malattie gravi, pure non siamo morti ed il Signore diceva: Quella lì no, deve andare in Africa.

Nell'ordine spirituale poi, quante grazie! Potevate essere nate nel Gekoio, ed essere quindi senza battesimo. S. Paolo dice che non tocca allo strumento dire al padrone: Perché mi hai fatto vaso di contumelia? - Voi. non siete mica vasi di contumelia! ma vasi di quelli che fanno bella figura, vasi di pregio! E poi... la grazia dei Sacramenti ricevuti; dei parenti che vi educarono bene, della Professione religiosa... Quante grazie nell'ordine soprannaturale! Contatele un po'!

 

Mi ricorderò sempre di quelle persone, fuori della famiglia, che coi loro consigli aiutarono la mia vocazione. Quante grazie!... Grazie sono le buone ispirazioni, le letture in refettorio ecc. Tutto questo è l'attivo di Dio... grazie non date a tutti i cristiani, ma a me... Il Signore mi ha voluto bene, in modo particolare.

Dopo questo esame chiniamo la testa... E se non avessi fatto niente di male? Ma... vediamo i Santi che ne hanno fatta almeno qualcuna (mancanza). Dunque, un atto di contrizione, con un grande amor di Dio. Un sentimento tranquillo, non come fanno gli scrupolosi e le scrupolose che hanno sempre le loro miserie... eh! una volta perdonate, sono perdonate ed il Signore non vuole neanche più vederle.

Ora per l'anno nuovo: Nunc coepi [ora incomincio]! (Narra il martirio di S. Placido 'e dei suoi compagni, avvenuto in Sicilia per opera dei Saraceni che avevano preso d'assalto il monastero). Eh! un bel giorno che vengano qui a tagliar la testa a tutti, non succederà tanto presto, ma potrebbe anche succedere... Il martirio, iuge martírium [continuo martirio]. Bisogna rassegnarsi alla volontà di Dio in qualunque cosa. A S. Ignazio, diceva lui, sarebbe bastato un quarticello d'ora per mettersi a posto, qualora la Compagnia venisse distrutta; ciò non mi piace. Quando lessi questo, dissi: Buon Santo, dovevate mettervi a posto subito, e non aspettare un quarto d'ora! Ma il Santo l'avrebbe fatto lo stesso, si sarebbe messo a posto subito.

 

Non ci vuole una santità di occasione, quella che fa dire: Se non ci fosse questa consorella mi farei santa, se non ci fosse quella superiora! ... perché mi hanno messa in quell'ufficio... perché sono stata un po' ammalata! Oh! potevo farmi santa in quel luogo, in quel tempo che voleva il Signore. Abbiamo la testa piccola, il cuore ancor più piccolo, poca energia e ci perdiamo in un cucchiaio d'acqua.

Dobbiamo dire come S. Paolo: Signore,. cosa vuoi ch'io faccia? S. Paolo non si è lasciato tirare né dal sangue né da nulla, e si è fatto proprio un soggetto, uno straccio, l'ultimo di tutti. Eh! già... è venuto S. Paolo, ed è montato vicino a S. Pietro. Dopo tutto, costi quel che vuole, devo farmi santa, presto santa e gran santa. Che mi trovi addetta al bucato o alla cucina non importa, debbo farmi santa nel bucato, nella cucina. Senza ragione; cominciare quest'oggi con un proponimento saldo, non in astratto, ma fermo. E quando per debolezza cadrò in peccato, subito mi metterò a posto. Nessuna si trova così avanti da dire: Non ho bisogno d'incominciare... E se si è ferventi s'incominci ad esserlo di più.

 

Il protettore di quest'anno sarà il B. Cottolengo. Questo Santo è nostro e poi è nel primo anno della sua beatificazione. Egli non era ai suoi tempi nelle circostanze le più favorevoli, gli dicevano che perdeva la testa. Il Beato aveva volontà di farsi santo. Fu molto tribolato nella sua vita; adesso l'opera s'incomincia, ma in principio non era tanto facile. C'è molto egoismo in questo mondo, abbiamo bisogno della sua carità.

Le virtù più da imitare in lui sono: la fiducia in Dio e l'abbandono in Dio, sia per l'Istítuto che in particolare. L'Istituto qui di chi è? E’ del Signore e della Madonna, quindi abbandono, sia per l'Istituto che per noi in particolare, e fiducia in Dio.

 

SR. EMILIA TEMPO

[la prima parte di questo sunto è come quello precedente, poi: ] Nell'ordine spirituale poi, quante grazie! Potevate nascere in paese infedele! S. Paolo dice che non sta alla terra di dire al padrone: Perché mi hai fatto un vaso di contumelie? Voi non siete mica vasi di contumelie! No, siete vasi di quelli là, in regola, vasi di elezione... - Poi grazie dei Sacramenti, di aver avuto una buona famiglia, una buona educazione ecc. della vocazione e professione religiosa ecc. Quante! enumera stellas... le buone ispirazioni, letture, avvisi... Tutto questo è l'attivo di Dio. Grazie particolari non date a tutti i cristiani, ma a me... Il Signore mi ha voluto bene in modo particolare.

 

Dopo questo esame chiniamo la testa. Eh, la nostra incorrispondenza... Ci saran state delle infedeltà... Ma ci mettiamo a posto. Un atto di contrizione, di carità che porti via tutto; un pentimento tranquillo, non come gli scrupolosi... Il Signore una volta che ha perdonato non vuol più vederle: getta tutto dietro la schiena... non verranno fuori neppure al giorno del giudizio.

E per l'anno nuovo? Nunc coepi Essere disposte a subire il martirio... ma non è questo! Iuge martirium... Rassegnarsi alla Volontà di Dio in qualunque cosa. S. Ignazio diceva che in un quarto d'ora davanti al SS. Sacramento si sarebbe messo a posto qualora fosse andata distrutta la Compagnia. Non mi piace. Quando lo lessi, dissi: Ah, buon Santo, bisognava mettersi subito a posto. Ma egli l'avrebbe fatto.

Non ci vuole una santità d'occasione! Il Signore vuole che ci facciamo sante in tutte le occasioni, in queste in cui mi trovo. Non dire: Se non ci fosse quella consorella... quella superiora... quell'impiego... se non fossi un po' ammalata, mi farei santa... Storie! siamo teste piccole, abbiamo il cuore ancor più piccolo, poca energia, ci perdiamo in quisquilie, in un cucchiaio d'acqua...

 

Ma come S. Paolo dobbiamo dire: Signore che cosa vuoi che io faccia?... Egli non si è lasciato tirare dal sangue, né da nulla; si è fatto uno straccio, l'ultimo di tutti. Queste sono risoluzioni... Ma è montato su ora vicino a S. Pietro. Sì, costi quel che vuole, voglio farmi santa, gran santa, presto santa. Che sia in un impiego o in un altro, in cucina o al bucato, non importa... proprio lì devo farmi santa. Senza ragione, cominciare quest'oggí con un proponimento fer- mo, non in astratto, ma saldo. Far bene tutte le cose, tutta la nostra vita, per amor di Dio, con distacco, perché se da qui a un momento la superiora ci toglie... Noi siamo tante banderuole... ma quando si cade: incomincio di nuovo... tirarci su, non star per terra... La nostra sia una vita fervorosa.

 

Il Protettore di quest'anno sarà il B. Cottolengo. Questo Santo è nostro e poi è nel primo anno della sua beatificazione. Ai suoi tempi non era nelle circostanze le più favorevoli; gli dicevano che perdeva la testa... eppure si è fatto santo.

Impariamo da lui queste virtù: la confidenza e l'abbandono in Dio, sia riguardo l'esterno (l'Istituto - è opera di Dio e della Madonna, ci penseranno loro), sia riguardo l'interno (la nostra santificazione). Certa gente credono di essere da loro che si fanno sante... via gli scrupoli.. Incominciamo con gran trasporto, coll'aiuto dello Spirito Santo perché è Lui che fa. Alla Benedizione canterete il Veni Creator per invocare il suo aiuto.

 

SR. MARIA DEGLI ANGELI VASSALLO

Anno passato... anno nuovo... quante grazie, numera le stelle se puoi... Fra tante creature possibili ha scelto me... mi ha preferita a tanti altri che lo avrebbero servito meglio di me.

Non dobbiamo poi tanto desiderare di morire giovani; sarebbe pigrizia... è meglio entrare in Paradiso con una bella corona.

Potevamo nascere al posto di tante Gekoio prima che arrivassero i missionari... eppure non avremmo potuto lamentarci... Esaminate tutte le grazie spirituali, se potete! La vocazione! Quelle che sono entrate - vestito - professato - cresciuto di un anno l'anzianità... Ciascuna di voi deve dire: il Signore mi ha voluto bene, in modo particolare come se fossi stata sola...

Vero martirio non è tanto lasciarci tagliare la testa... Iuge martirium, deve essere di tutti i giorni. Non dire: mi farei santa se non fossi in questa occasione... non ci perdiamo in un cucchiaio d'acqua... Energia ci vuole, non dire: avessi più ingegno, non avessi quella compagna, quella Superiora... Risoluzione ci vuole, nessun motivo di scusa. Devo farmi santa dove mi trovo. Incominciare subito, non astratamente, ma praticamente. Se cado, mi tiro su, incominciare sempre.

Il B. Cottolengo non si trovava nelle condizioni più favorevoli per farsi santo e se vi è riuscito è perché l'ha voluto fermamente. Siamo anche noi in tempi difficili... Imitiamolo nella sua confidenza e nel suo abbandono in Dio sia in generale che nel particolare. Questo non vuol dire che non ci sia energia... Il Cottolengo ne era pieno Siamo sciolte; il Signore mi vuol dare più ingegno: Deo gratias, me ne dà meno, Deo gratias lo stesso.

Timeo Jesum transeuntem [Temo Gesù che passa].