Nella passata settimana la S. Chiesa fece leggere a' suoi
ministri un pezzo ogni giorno, l'Epistola di S. Giacomo. In essa l'Apostolo tra le altre cose parla a lungo del
bene e più del male che si può fare coll'uso della lingua (V. cap. I; 19 - 26; cap. III, 5,
9).
La lingua può dire parole oziose, cioè non necessarie,
non utili o convenienti (S. Greg.) - parole contro la verità, e quanto! — parole contro la
carità, come mormorazioni e calunnie; — parole di vanità e superbia ecc. Quanta
leggerezza nel parlare, specialmente in chi ha la smania di chiaccherare e di non saper tener niente nel gozzo, fino ad
interrompere i compagni ed i superiori. Dice lo Sp. S. che in multiloquio non deerit peccatum. Di
qui malumori, discordie e ripugnanze, massime in comunità. Quante conseguenze e danni! Fatto di S. Filippo
Neri della gallina. Fatto di S. Domenico.
Per le anime pie e religiose la
dissoluzione della lingua dissipa lo spirito, svoglia dall'orazione e fa perdere il gusto delle cose celesti. S.
Bern.: O quantum aufert devotionis, quantum aufert dissolutionis intrinsecus, frequens linguae resolutio (La
perf. crist. p. 131).
Il Signore ci diede due orecchie aperte ed una sola
lingua, e dice S. Franc. di Sales questa pose sotto due custodie, dei denti e delle labbra per insegnarci di pensare
bene e due volte prima di parlare. Lo Sp. S. ci mostra perciò a pregare: Pone, Domine, custodiam ori
meo et ostium circumstantiae labiis meis...
Dobbiamo perciò fare sempre
silenzio come fece S. Romualdo per sette anni e S. Giovanni il silenziario per 47 anni? Dobbiamo divenire muti, come
interroga S. Ambrogio: Quid igitur, mutos nos esse oportet? E risponde: Minime. Ma con S. Giov.
Gris.: Aut tace, aut die meliora silentio. Il che spiegando S. Fr. di Sales., scrive: Il nostro parlare
sia poco e buono, poco e dolce, poco e semplice, poco e caritatevole, poco ed amabile. In poche parole: parliamo con
moderazione, con prudenza, con carità e con pietà. V. Es. S. Ignazio di L. (La perf. p.
135).
In conclusione, per ottenere l'abito di ben parlare: 1) bisogna
amare il silenzio, specialmente quello di regola: In silentio proficit anima devota.
2) Farne materia speciale all'esame d'ogni giorno, specialmente nelle confessioni, imponendoci anche
qualche penitenza, p. es. una croce per terra...
Nota. Appartiene pure a
questa materia il parlare troppo alto in ricreazione. Ciò è contro l'educazione, e dà causa a
molti inconvenienti. Non facevano così i Santi.