DOPO IL VIAGGIO A ROMA

6 marzo 1921

 

 

SR. CARMELA FORNERIS

... E’ andato tutto bene, ringraziando il Signore; anche per le vostre preghiere è andato bene (intende il viaggio a Roma fatto giorni or sono). Il viaggio è una faccenda seria. Bisogna farlo spirituale. Il viaggio spirituale consiste nel farlo con spirito di fede: salutare il SS. Sacramento, l'Angelo Custode, tutti i Santi, ad ogni paese, e dire il De profundis [dal profondo] ... passando davanti ai Camposanti. Così il tempo passa con profitto, mentre tanta gente va e viene e non pensa a niente altro che ai suoi interessi materiali. Noi bisogna che i viaggi li facciamo da cristiani.

 

Siamo andati ad alloggíarci dalle Suore di S. Giuseppe. Prima di tutto siamo andati a S. Pietro perché è lui che comanda a Roma prima del Papa. Vi ho messe tutte sotto i suoi piedi; in quel momento gli ho detto che vi facesse umili, pieghevoli alla voce di Dio; gli dicevo: Giù schiacciatele... schiacciatele bene... - Quindi siamo andati dal S. Padre; non stava tanto bene; non ha mica solo i fastidi che avete voi... i vostri son grossi così (fa segno con la punta del mignolo e sorride) ... ; se avesse solo i vostri fastidi!... Tuttavia era allegro; ci ha tenuti là una mezz'ora; ha parlato di tutto: della Consolata, del Convitto, dei Missionari e di voi. Non potrei ripetervi il suo discorso perché ha parlato un po' di tutto. Poi ci ha presentati all'udienza generale, ove fummo destinati nei primi posti.

 

La funzione di domenica è una cosa che non si può descrivere. Era pieno di gente, e tutti avevano il loro biglietto d'invito. Il Santo Padre ha fatto il lungo discorso che voi già avete letto, preceduto da un lungo decreto in latino, delle virtù eroiche del Venerabile. Poi Mons. Verde, Postulatore, fece il ringraziamento. Dovevo farlo io questo, solo che il S. Padre aveva tanta voglia di fare questa funzione, e così l'ha fatto questo Monsignore.

 

E’ stata proprio una funzione magnifica, più bella di quella che faranno per la Beatificazione, perché allora il Papa non interverrà. Era così contento il S. Padre! Io mi sono presentato tre volte a lui e la prima volta mi disse: E’ contento neh! ed io gli risposi: Non posso fare a meno di essere contento. - Ed un'altra volta: E’ lei il solo superstite dei parenti? Ce ne sono altri, dissi io, ma io sono il più prossimo. - Il Papa si è lasciato baciare la mano da tutti. Quando siamo andati da lui, c'erano tanti frati, preti, monache e tanta altra gente, ma ci ha fatto passare davanti a tutti; ci vuol proprio bene!

 

Siamo poi andati a far tutte le altre cose alla S. C. di Propaganda, alla S. C. dei Riti, alla S. C. dei Religiosi; abbiamo sempre girato insomma; avevamo il nostro da fare: i cardinali bisogna solo andarli a trovare la sera, e come fare? Ci vorrebbe un giorno per ogni cardinale! Ma poi ci anno anche ricevuto di giorno. Dopo siamo di nuovo andati a S:Pietro: gli abbiamo detto che vi desse tanto spirito apostolico, il che vuol dire avere la fermezza e la costanza.Adesso vedrò se voi avete poi questo.S.Pietro mi ha detto (se non l’ha detto io l’ho pensato): “Io faccio questo, ma quelle la facciano il loro dovere”.E certo il Signore vuole anche la nostra parte.S.Agostino diceva:”Chi ti ha creato senza il tuo concorso, non vuol salvarti senza la tua cooperazione”. Il Signore non aiuta i pigri e le pigre. Certi dicono al Signore: “ fammi santo”. Si, fammi santo, ma fa anche tu qualcosa! Il card.Bisleti era entusiasta del nostro Venerabile e diceva: “Io non ho mai visto un santo così”. Da ragazzo il Venerabile diceva: “Io non voglio solo farmi un santo da Messa, un santo da Breviario,ma un gran santo”.Ed infatti è stato costante in questo volere per tutta la vita. L’eroismo nella sua virtù consiste nella costanza. Non consiste nei miracoli l’eroismo, ma nel farsi violenza, nello sempre star li fermo nel buon volere, nel non perder tempo:questo è roba nostra. Io ammiro ogni giorno di più la vita di quest’uomo, perché non è andato a salti, no,è sempre andato diritto: la sua strada era quella e…avanti; e questo l’ha fatto per tutta la vita. Sempre la stessa fede, lo stesso amor di Dio e del prossimo, sempre prudente, sempre giusto, sempre temperante… non gli manca niente.

 

E insisteva tanto il card.Bisleti: “Non è certo come tanti altri santi che hanno avuto certi tempi,certe peripezie…;, no, lui andava sempre avanti faceva sempre tutto bene”. Diceva un altro:” Era un uomo che non aveva difetti. Si comportava in modo che pareva che non avesse avuto il peccato originale”. Dicono che è il vero tipo del santo.. Per ora non c’è più niente da dire: è un santo. Resta solo la sezione dei miracoli; ma speriamo che anche questa andrà bene.

Ho visto che a Roma è molto più conosciuto il nostro Venerabile di quanto noi crediamo. Io pensavo: ma perché le nostre suore non sono capaci di fare come lui. Una volta aveva dolor di denti così forte che per il dolore ha persin rotto un vetro, e l’ha dovuto pagare… Poi ha avuto difficoltà nell’insegnare, difficoltà nel Convitto; tutti cercavano di sorprenderlo a dir qualche parola… ma lui insegnava davanti al Signore ed andava sempre diritto.

 

Voi dovreste venir tutte sant: non dico tutte sugli altari (sebbene qualche martire mi piacerebbe pure averla), ma tutte sante, sante…La santità consiste non in cose straordinarie, ma nel far le cose sempre bene e con buon fine e con costanza; e non un po’ bene e un po’ male, un po’ questo e un po’ quello. No, tirar diritto.Tutti sono entusiasti del venerabile: avrebbero voluto vederlo sugli altari. Pregatelo e soprattutto imitatelo. Niente storie… non malinconie…non scrupoli (chi ha degli scrupoli li metta fuori che io non li voglio)… Che non diciamo poi:Non sono io è il diavolo che mi ha tentata… Sei tu che ti tenti!… Niente costanza! Non dire: Quando sarò in Africa sarò poi più santa. No, siamo qui; ebbene, stiamo buoni qui. E se devo andar domani in Africa, parto, e se non devo andare, sto qui.

Da quelle Suore di S. Giuseppe ce n’è una incaricata a portare le ostie; siccome deve andare in giro, si veste da suora solo qualche volta . Parte al mattino col suo cavalluccio e carrettino e va a portare le ostie. Se la intende col suo cavalluccio: sa già dove fermarsi…

E una santa questa suora. Va a portare le ostie anche in Vaticano. Quel cavalluccio, gliel’ha comprato, o meglio regalato il Papa. Voi sareste disposte a girare per Torino col carrettino?

E andare anche dove vi conoscono?…

Ora vi do una piccola medaglia, è stata benedetta dal Papa nella sua seduta.

 

SR.EMILIA TEMPO

 

…Fare il viaggio spirituale che consiste nel farlo con spirito di fede..Salutare il S.Sacramento,l’Angelo Custode, e tutti i Santi ad ogni paese; dire il De profundis passando davanti ai cimiteri…Esercitatevi quando andate a Rivoli, per quando andrrete in Africa.

Prima di tutto siamo andati a S.Pietro , perché è Lui che comanda a Roma: Vi ho messo sotto i suoi piedi, in quel momento dicevo: spero che sentiranno la scalpignatura [di essere pestate], fate le umili, docili alla disciplina, scalpignatele [pestatele] bene…

Poi siamo andati dal S.Padre… certo che non ha solo i fastidi che avete voi; i vostri son grossi così ( fa segno alla punta del mignolognolo e sorride). Non stava tanto bene, tuttavia era allegro e c’intrattenne circa mezz'ora.

 

Ho raccomandato a S. Pietro che vi desse tanto spirito apostolico: son missionarie, che vuol dire: fermezza' costanza, proprio... S. Pietro avrà detto: io faccio la mia parte, ma loro corrispondano. S. Agostino diceva: Chi ti ha creato senza di te non vuol salvarti senza di te. - Il Signore non aiuta i pigri e le pigre. Certi dicono: Fammi santo... Ma fa' anche tu qualche cosa!...

 

Erano tutti entusiasti del nostro Venerabile...L'eroismo della virtù del nostro Venerabile consiste nella costanza. L'eroismo della virtù non consiste nel far miracoli, ma l'eroismo nel farsi violenza, tirar dritto, costante; questo sta da noi. Tirar dritto: è qui l'eroismo della virtù... Non: oggi tutto fuoco e domani niente. Egli tutto faceva bene; ogni cosa a suo tempo: salute o non salute, bene o no, tirava dritto.

lo pensavo: ma perché non tutte le nostre suore son buone a fare come faceva lui?!... Tirate dritto: delle difficoltà ne ha avute anche lui. Io dico così: Voi altre potrete venire tutte sante, non da altare, lasciamone qualcuna, ma sante, non nel far miracoli (sebbene qualche martire la desidero) ma tutte sante!

La santità consiste non in cose straordinarie, ma nel fare tutte le cose bene, con costanza, nel miglior modo possibile.

Bene; dunque continuate; pregatelo, ma soprattutto imitatelo - e né la malattia, né le malinconie, né gli scrupoli. Via gli scrupoli: una Missionaria scrupolosa non è buona a niente, né per sé né per gli altri.

... Ho la smania di andare in Africa e ho paura... Ma che! quando sarà ora andrai o starai; fa' ora bene quel che devi fare.

 

SR. GIACINTA UNIA

Il viaggio bisogna farlo spirituale; bisogna vivere di fede. Partendo, cominciare a salutare l'Angelo della città; poi il SS. Sacramento e l'Angelo di ciascuna città e paese che troviamo lungo il viaggío; quando si passa vicino ai camposanti pregare per quelle anime, e se è di notte che non possiamo vedere i campanili il nostro cuore vada dove c'è il Signore.

i ho messe sotto il piede di S. Pietro, spero che avrete sentito la « schiacciatura »; gliel'ho detto che vi schiacciasse bene, che vi rendesse umili, pieghevoli alla disciplina e vi riempisse di zelo apostolico e di amor di Dio. Il Signore non vuole le parole « fatemi santa », ma bisogna fare la nostra parte, lavorare per farsi santi.

Un Cardinale ammirava nel nostro Venerabile la costanza nella virtù, perché l'eroismo della virtù consiste nella costanza; l'eroismo delle virtù non consiste nel far miracoli, ma nel farsi violenza, tirar dritto nella strada dove il Signore ci ha messi, non andare a salti su e giù, ma sempre dritti tutta la vita. E’ lì che c'è l'eroismo: sempre la stessa fede, sempre la stessa speranza, sempre prudente, sempre temperante. E’ questo che ammiravano nel nostro

 

Venerabile: faceva tutto bene, ogni cosa a suo tempo, salute o non salute, dispiaceri o non dispiaceri andava sempre avanti.

Ed io pensavo: perché non tutte le nostre suore fanno come faceva lui? Tirar dritto con costanza, non su e giù... potreste, voi, venire tutte sante, anche senza essere da altare, sebbene qualche martire...

 

Ho visto in questi giorni che la santità consiste nel fare le cose bene sempre con costanza e buon fine. Tirar avanti senza pensare che cosa sarà domani e che cosa fu ieri, ma sempre avanti con costanza...

Pregate che possiate arrivare a fare quello che faceva il Venerabile.

 

 

 

giuseppeallamano.consolata.org